ARTE, la prestigiosa “Art Capital” per Erika Mallardi
Erika Mallardi, artista apriliana, è una delle espositrici presenti alla prestigiosa rassegna d’arte “Art Capital” inaugurata il 13 febbraio scorso nei saloni di Grand Palais Ephémère a Parigi. Aperta al grande pubblico dal 2006, la fiera dalla grande tradizione storica riunisce circa duemila artisti artisti di diversa estrazione ed è diventata un punto di riferimento per la promozione della scena artistica attuale, rafforzando i legami tra il grande pubblico, gli artisti e le gallerie. Nell’ambito di questo evento sono allestiti padiglioni tematici tra cui la Fiera del disegno e dell’acquerello che presenta opere in pastello, carboncino, matita, acquerello e persino sculture in carta di seta e la Fiera degli artisti francesi celebri, dove è stata esposta l’opera dell’artista. A Parigi, la Mallardi ha avuto il sostegno della Galleria Purificato.Zero e di amici e collezionisti come la famiglia del critico esperto d’arte Andrea De Liberis che hanno accompagnato l’artista nella trasferta parigina. Al suo ritorno, le abbiamo rivolto qualche domanda:
Erika, sei tornata da una delle città più cosmopolite del mondo dove hai esposto una tua opera. Quanto è importante uscire dalla realtà culturale di provenienza per un artista?
Può sembrare una risposta scontata, ma uscire dalla propria zona confort, dove tutti ti conoscono e rapportarsi con artisti provenienti da varie nazioni, ti porta a cambiare punto di osservazione sul tuo lavoro, ad allontanare l’atteggiamento di autoreferenzialita per sperimentare nuovi linguaggi espressivi e interconnessioni.
Parigi ti ha voluta nel padiglione degli artisti francesi. È una testimonianza di stima molto forte, hai percepito un modo diverso di relazionarsi tra pittori?
Devo ringraziare innanzitutto la Galleria Purificato.Zero che mi ha seguito in questa esperienza. È quanto dicevo prima, una testimonianza di stima molto forte considerando il loro proverbiale nazionalismo, che lascia però trasparire un atteggiamento di apertura nei confronti dell’arte e il riconoscimento del lavoro dell’artista. Sicuramrente ho percepito una ventata di entusiasmo ed energia al mio arrivo a Parigi, un’atmosfera da cui emana un senso estetico diffuso che tutto avvolge e si diffonde anche alle relazioni. Tra noi artisti in esposizione si è discusso sulle proprie tecniche, linguaggi compositivi e medium espressioni, senza la paura che qualcuno di noi rubasse la scena all’altro/a. La cosa bellissima che ogni giorno c’erano persone interessate (critici, fotografi, curatori, pubblico) e si promuovevano reciprocamente le rispettive opere. Una contaminazione di linguaggi, esperienze, fusioni che in Italia non vedo. Qui gli artisti faticano a farsi riconoscere come soggetti attivi della società, ad avere un loro status riconosciuto e questo li emargina rendendo un’esperienza espositiva quasi una competizione aggressiva, all’ultimo colpo.
In che modo la tua esperienza influirà nei tuoi prossimi lavori in cantiere per la nuova trasferta parigina?
Sono tornata carica di visioni e arricchita nell’animo. Ho potuto apprezzare un novero di opere eccezionali, accostandomi alla lezione di grandi maestri (visti da vicino) ad autori contemporanei di nazionalità francese, cinese, coreana, Americhe del Sud. Ho parlato con artisti della delegazione africana e tutto questo bagaglio di scambi ora lo sto rielaborando già per i prossimi lavori.
Parigi è per tradizione la città natale di molti movimenti artistici all’avanguardia e di correnti filosofiche. Sarebbe possibile ricreare delle situazioni ideali anche nelle nostre città?
Le condizioni ci sarebbero e si basano sull’interconnessione tra noi artisti che abbiamo in primo luogo un ruolo culturale e sociale riconosciuto solo a parole nel nostro Paese, come dimostra l’ingente meccanismo di finanziamenti per le industrie creative e culturali che però lasciano fuori proprio il protagonista principale, l’artista costretto ancora oggi a rifugiarsi nell’illusione del “world wide web” come vetrina .
I tuoi progetti a breve termine.
Creare, creare e creare….condensare tutta l’energia sulla tela…in autunno un importante evento nazionale qui nella mia città sarà rappresentato da una mia opera (per ora in via di definizione), una personale nel Castello di Lagord (affascinante città della Charente-Maritime, nella regione della Nuova Aquitania – Francia), la partecipazione ad una collettiva a La Rochelle, e per il 2025 un viaggio nella Repubblica Ceca, ma di questo ne parliamo prossimamente.
Grazie ad Erika Mallardi, un grande valore per il nostro territorio.
Foto di copertina: Erika Mallardi e Andrea De Liberis
Antonella Rizzo è poeta, scrittrice, giornalista, performer; è stata tradotta in albanese, arabo, inglese, polacco. È organizzatrice di eventi culturali di carattere nazionale e internazionale, cortometraggi, pièces teatrali, in collaborazione con artisti visivi e musicisti. È ideatrice e responsabile del Premio letterario Antica Pyrgos. Collabora con Mondo Reale dal 2017.